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Trento  -  Bassa Anaunia  4 - 0     (p.t. 2-0)


di Andrea Cattani

  Fotoservizio Sergio Zanotti (clicca sulle foto per ingrandirle)

La videocronaca del primo tempo    e quella del secondo tempo   (fonte facebook.com/calcio.trento)

TRENTO , 10 aprile 2016

Si può perdere 4-0 e uscire a testa alta? Certo, se al cospetto ti trovi una squadra come il Trento che sia per storia e blasone che per organico stellare non ha nulla a vedere con la nostra categoria e se disputi un’ottima gara, sfiorando addirittura il gol in più occasioni, rimediando alla fine un passivo immeritato.  

Trasferta delle grandi occasioni per i tifosi della Bassa: la giornata di sole invitava forse ad altre destinazioni, ma al Briamasco il pubblico è numeroso, con folta e rumorosa rappresentanza ospite. Giocare contro il Trento (per il secondo anno di fila) per noi è già un traguardo e il risultato (scontato, come lo è stato per tutte le formazioni del girone…) passa in secondo piano.

Si arriva nel capoluogo con grande serenità e ancora una volta spicca l’organizzazione della società aquilotta, con un numero di dirigenti e collaboratori inusuale per i nostri livelli. Qualche foto ricordo, poi pronti per cercare l’impresa. 

La rosa gialloblu è così ampia e qualitativa che chiunque giochi il tasso tecnico resta elevatissimo: spicca come sempre Claudio Ferrarese, che vanta trascorsi in serie A con Hellas e Piacenza, ma pure stagioni a Napoli e Salerno.

In casa Bassa pesa senz’altro l’assenza di Barbetti, goleador ma soprattutto riferimento per la manovra offensiva. Il mister lascia fuori dall’undici titolare i due diffidati Andrea Turrini e Pinsi, risparmiati per la più accessibile trasferta a Pinè. Si torna al 4-3-3 con: Rossetto tra i pali, l’esperto Marconi e il ’98 Iob coppia centrale, Giacomelli e Larcher terzini, Cattani (che torna dal primo minuto dopo l’infortunio) in mediana con il trio di centrocampisti completato da Lorenzo Turrini e Paracampo. In avanti tridente (chiamato ovviamente a sacrificarsi in copertura) con Tomasi e Callovini esterni e Zanotti punta centrale.

 All’andata (1-2, ndr) il Trento aveva messo subito la gara in discesa con una partenza travolgente e il copione iniziale non cambia con i padroni di casa che tentano immediatamente di spingere per rompere l’equlibrio il più presto possibile. Dopo qualche minuto di assestamento la Bassa si organizza e, pur subendo comprensibilmente il gioco avversario, riesce a gestire abbastanza bene la pressione grazie al lavoro di tutti gli undici in campo. La retroguardia è attenta, Cattani pressa e raddoppia facendo da schermo davanti alla difesa e quando può imposta, il capitano lotta con la solita grinta e il suo dinamismo e Paracampo si concede anche qualche interessante guizzo offensivo.

È proprio uno spunto di Paracampo a provocare il primo brivido ai supporters di casa con una palla ottimamente recuperata al limite dell’area: prevale su Gattamelata, entra nei sedici metri ma non tira subito, la sfera si allunga di quel tanto che basta per favorire la chiusura in extremis di Casagrande al momento della conclusione che viene ribattuta. Il Trento dà l’idea di poter creare pericoli in ogni momento, ma il commento del cronista aquilotto sull’avvio e in generale sull’atteggiamento ci riconosce meriti: “Bassa Anaunia che contrariamente a tante avversarie viste qui al Briamasco non è venuta a fare semplice presenza, non è venuta ad ergere barricate ma pressa a centrocampo con buon ritmo e impedisce al Trento l’impostazione…”...Ancora nonesi in avanti con Larcher che ferma Ferrarese, si destreggia e avvia la ripartenza, scambio Zanotti-Turrini e verticalizzazione per Paracampo che fugge sulla destra ma perde l’attimo buono per servire in mezzo il liberissimo Callovini. Dal corner che ne deriva, palla respinta e conclusione dal limite proprio di Callovini, fuori di poco.

La capolista sfiora il vantaggio dopo il quarto d’ora sugli sviluppi di un angolo: Ferrarese dalla bandierina pesca Appiah sul secondo palo, controllo e tiro-cross potente su cui Elia manca la deviazione sotto misura. La Bassa però è sempre viva e sulla trequarti Callovini sguscia tra le maglie avversarie e innesca Zanotti che ci prova dai venti metri: destro sul fondo. È un buon momento, con il tridente che oltre a coprire punge. Molto bene Zanotti che si fa valere tra i difensori del Trento. Il trascinatore degli aquilotti invece è sempre Ferrarese: ogni azione promettente passa dai suoi piedi, corre, inventa, mette in mostra tutta la sua classe. Al 20’ combina con Gironimi e cambia passo con un percussione centrale che si conclude con un rasoterra che passa a pochi centimetri dal palo.

Un giro di lancette e si giunge all’episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti del match. Sia chiaro, il Trento avrebbe probabilmente vinto lo stesso, la loro superiorità non è in discussione, ma il vantaggio della Bassa avrebbe aperto scenari imprevedibili. Buona pressione sulla costruzione del Trento, passaggio intercettato nella nostra metà campo e pronta verticalizzazione per Zanotti che salta il marcatore lasciandolo sul posto, avanza e appoggia a destra per Tomasi che si inventa un pallonetto delizioso: il portiere è nettamente superato ma la sfera va sopra la trasversa di un niente. Per i tifosi nonesi prima l’illusione del gol (sembrava fatta), poi la disperazione per l’occasione clamorosa non concretizzata. Non trascorre nemmeno un minuto e la Bassa conquista ancora il possesso con Cattani di testa che attiva Callovini, inserimento in area e tentativo di sorprendere tutti sul tempo con un esterno che obbliga Scali ad un colpo di reni per non farsi scavalcare. Alla mezz’ora bel movimento di Conci (uno dei due nonesi del Trento, l’altro è Gironimi) che si smarca con rapidità, ma spara di potenza sul primo palo trovando solo l’esterno della rete. Minuto 31’: la Bassa manovra a centrocampo dopo un recupero di Callovini, tocco in mezzo per Cattani che sale per alimentare l’azione, la squadra si alza, si sgancia in avanti anche Giacomelli che però sbaglia l’appoggio…Gironimi non perde tempo e apre sulla destra per Ferrarese (sempre lui) che avanza, poi converge, ne salta due e incrocia in diagonale per il vantaggio. Gran gol. Probabilmente al momento del lancio era in fuorigioco, ma è inutile recriminare, perché l’errore l’abbiamo commesso noi. I nostri reagiscono, Cattani in ripiegamento ferma la sortita avversaria, si destreggia e lancia per Zanotti, ottima sponda per Turrini che salta l’uomo e allarga per Tomasi: dribbling a rientrare e tocco per l’inserimento offensivo di Cattani, chiuso provvidenzialmente da Gattamelata. Sull’altro versante Ferrarese, uomo ovunque, si abbassa anche come playmaker per costruire, cerca il varco giusto per servire Elia o Conci, ma Iob intercetta di testa il tocco in profondità, l’azione prosegue e Elia riesce a servire Conci, il cui destro tra due difensori sibila vicino al palo. Poco più tardi altra chance per il raddoppio con Ferrarese che controlla e prova il sinistro a giro senza particolari rischi per Rossetto.A ridosso dell’intervallo arriva un po’ a sorpresa il 2-0, nel senso che il destro di Conci da posizione defilata ha spiazzato tutti: Gattamelata di testa trova Ferrarese, tocco in avanti per il movimento di Conci che controlla quasi lungo la linea di fondo, poi rientra creandosi un piccolo angolo di tiro, quel tanto che basta per poter battere Rossetto con un bellissimo tiro sul secondo palo. Dopo il riposo minore intensità, con la partita ormai incanalata verso la vittoria dei padroni di casa che tengono a lungo il possesso palla. Per i nostri entrano Sandri a inizio ripresa, poi Andrea Turrini e infine Pezzi. Non rischiamo particolarmente, confermando l’onorevole 0-2. Da segnalare uno schema su punizione messo in atto da Veronese che si smarca e va al cross morbido con Rizzon che manca per poco l’appuntamento con il colpo di testa vincente. Verso il settantesimo altra palla-gol per la Bassa. Tutto nasce dall’impeccabile chiusura di Marconi che ferma lo scatenato Ferrarese e fa ripartire i nostri lanciando per Callovini, colpo di testa in profondità per lo scatto di Zanotti che vince il duello con Appiah ma a tu per tu con il portiere non calcia ma prova a rientrare in dribbling sul difensore che stava tornando disperatamente in copertura con la palla che carambola in corner. Più tardi il velo di Andrea Turrini per mandare a vuoto Ferrarese strappa applausi e mette in moto Callovini che serve Paracampo: tocco per la sovrapposizione dello stesso Turrini ma la difesa sbroglia in qualche modo. La Bassa vuole il gol e preme. Bella giocata di Pezzi che dà il via ad un veloce fraseggio che porta Paracampo a pennellare al centro dove Zanotti di testa non trova la deviazione voluta. Sul capovolgimento di fronte solito assist per la corsa dell’inesauribile Ferrarese, traversone basso per il neo entrato Holler che è bravo a girarsi e insaccare nonostante l’uscita di Rossetto. Peccato per questo terzo gol, preso un po’ come il primo su una ripartenza. I nonesi non demordono e insistono per realizzare almeno la rete della bandiera che sarebbe anche meritata. Il capitano sradica un pallone in mezzo al campo, scambio Tomasi-Paracampo con quest’ultimo che invita all’inserimento lo stesso Tomasi e Zanotti con un traversone basso ma Tomasi in scivolata non ci arriva per un millimetro e Zanotti è contrastato e non riesce a buttarla dentro. In pieno recupero uscita di Rossetto e l’arbitro fischia un rigore che stupisce tanto i tifosi ospiti che quelli di casa. Ferrarese è spietato e con un bolide cala il poker. Da notare come dopo il 4-0 proprio Ferrarese, non ancora sazio, si getti in pressing da solo sui giocatori della Bassa. Si dice spesso che alcuni talenti non più giovani che scendono nelle categorie inferiori non hanno più la giusta voglia e la freschezza atletica necessaria…non è certo il caso di Ferrarese che va per i 38, ma corre come un ragazzino dal 1’ al 95’ e delizia sempre la platea con giocate sublimi. Il tutto mostrando sempre grande sportività. Chapeau.    

Ai ragazzi nessuna critica, prestazione convincente da parte di tutti, abbiamo fatto il possibile e il risultato finale è eccessivamente severo. Qualche rimpianto c’è: non aver sfruttato le occasioni iniziali e aver preso il primo gol su nostro regalo e in mezzo contropiede…ma vediamo il lato positivo: non abbiamo concesso molto e abbiamo pure costruito delle chance interessanti contro una squadra di professionisti abituata ad un dominio totale. 

ALTRE  FOTO  (clicca per ingrandire)


fotoservizio Sergio Zanotti - montaggio Paolo Zanin - commento Andrea Cattani

 

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